Si sente spesso parlare di Integratori di Magnesio e Potassio ma in quanti sanno davvero di cosa si tratta? Per scoprire perchè questi integratori alimentari sono tanto importanti per il nostro organismo e come fare a scegliere i migliori integratori di magnesio e potassio sul mercato, leggi il nostro articolo.
Parleremo di:
1. Cosa sono il Magnesio e il Potassio
Il magnesio e il potassio sono sali minerali importantissimi per il funzionamento biologico del nostro corpo. Questi composti organici sono entrambi dotati di una carica elettrica positiva. Ma perché è necessario integrarli nella dieta?
Il magnesio collabora alla costruzione di oltre 300 enzimi, alla biochimica degli acidi nucleici e regola l’eccitabilità delle membrane nervose e muscolari.
Il potassio è invece fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Questo particolare minerale è anche un elettrolita, cioè una sostanza capace di condurre la corrente elettrica, e partecipa all’azione di diverse operazioni biologiche come il controllo della pressione sanguigna; il battito cardiaco; la salute delle ossa; la digestione e la contrazione muscolare.
Entrambi i minerali vengono immagazzinati a livello intracellulare.
2. Cause carenza di Magnesio
Il nostro organismo tende a sviluppare una carenza di magnesio a causa di un’insufficiente apporto alimentare. Uno dei motivi alla base del deficit è l’aumento del fabbisogno giornaliero, questa alterazione si verifica soprattutto quando si hanno perdite eccessive, quando l’assorbimento intestinale cambia o se si assumono troppo a lungo farmaci inibitori della pompa protonica.
I sintomi che segnalano una carenza di magnesio sono contrastati da appositi integratori di magnesio e potassio che possono essere assunti per via orale o endovenosa.
A livello medico quando si parla di carenza di magnesio nel sangue ci si riferisce alla ipomagnesemia, una patologia potenzialmente molto pericolosa che può indurre all’insorgenza di gravi aritmie cardiache.
Tre le principali cause della ipomagnesemia c’è sicuramente l’alcolismo cronico, quella condizione cioè che provoca un deficit secondario di magnesio per via dell’eccessiva secrezione renale indotta dall’etanolo.
La carenza di magnesio si verifica poi in caso di digiuno. Nei Paesi industrializzati il normale regime alimentare non consente il raggiungimento dei livelli di assunzione consigliati. Una forma lieve del deficit è per questo spesso asintomatica mentre carenze più gravi, che si verificarono in caso di ridotto assorbimento intestinale, presentano sintomi evidenti.
L’aumento del deficit avviene quando si soffre di pancreatite, steatorrea, morbo di Crohn, colite ulcerosa e morbo celiaco.
Altre cause possibili possono poi essere la tiroide e le paratiroidi. In questi che sono i più gravi, i sintomi sono invece diarrea e vomito protratti, che a loro volta causano acidosi diabetica e insufficienza renale cronica.
3. Cause carenze di Potassio
L’ipopotassiemia o ipokaliemia, ossia la carenza di potassio, si verifica quando la concentrazione del minerale nel sangue è meno di 3,5 mEq/l.
Questa carenza non causa sempre sintomi o disturbi, se lieve, ma se grave può portare alla comparsa di disordini della contrazione muscolare cardiaca.
Il disturbo viene diagnosticato attraverso un esame del sangue e le cause principali sono: diarrea, abuso di diuretici, vomito, insufficiente assunzione con la dieta.
Anche un’eccessiva sudorazione può aggravare la perdita di potassio. Per migliorare questa condizione si consiglia il consumo di alimenti ricchi del minerale.
Tra le cause più comuni che possono indurre alla carenza di potassio compaiono:
- abuso di liquirizia;
- abuso di diuretici;
- un’eccessiva sudorazione;
- diarrea;
- vomito;
- intensa attività fisica;
- perdita di liquidi;
- iperaldosteronismi;
- terapia insulinica;
- diabete;
- malattie renali;
- assunzione prolungata di cortisonici.
Solo un ridotto apporto alimentare generalmente non causa ipokaliemia ma può essere un buon alleato per combatterne la carenza.
Per curare questo disturbo si può provare ad aumentare il consumo di alimenti vegetali e diminuire invece l’apporto di sodio. Nella dieta può essere supportata anche dall’assunzione di integratori (che vengono presi per via orale) e di sali di potassio (somministrati per via endovenosa).
Gli alimenti più ricchi di potassio che si possono integrare nella dieta ci sono: banane, albicocche, pomodori, patate, legumi e frutta secca, carni e latte.
Se non si manifestano sintomi specifici, per curare la ipokaliemia basta reintegrare il potassio attraverso integratori orali. Questi vanno assunti a piccole dosi e durante i pasti. Se però l’ipokaliemia è più grave si richiede un’assistenza ospedaliera per:
- individuare e curare la causa scatenante;
- reintegrate le scorte del minerali attraverso flebo;
- procedere alla somministrazione;
- monitorare i livelli nel tempo.
4. Sintomi
I principali sintomi da carenza di magnesio sono in realtà molto variabili e possono includere: confusione mentale, variabilità dell’umore, incoordinazione muscolare, tremori, parestesie, crampi muscolari, aritmie cardiache e ipertensione arteriosa.
Per le donne è stata poi riconosciuta come causa della carenza di magnesio la perdita di sangue durante il ciclo mestruale.
sintomi più comuni della ipokaliemia che si possono verificare sono invece: affaticamento, stitichezza, palpitazioni, crampi, spasmi muscolari, debolezza muscolare, formicolio, paralisi.
In caso di carenza grave si rischia anche un’aritmia cardiaca fino a completo arresto del cuore. Come sintomatologia clinica connessa alla ipokaliemia prevede anche scarso appetito, segni di ipereccitabilità neuromuscolare, guizzi improvvisi e fascicolazioni spontanee.
Ancora può comportare ipoventilazione e paralisi respiratoria, paralisi flaccida, iporeflessia tendinea, ileo paralitico e poliuria.
5. Diagnosi
Individuare una carenza di magnesio o potassio non è sempre facile, specialmente se si tratta di forme più lievi.
Per aver diagnosticato una carenza occorre quindi valutare il dosaggio del magnesio/potassio nel sangue, negli eritrociti oppure nelle urine. Per fare ciò basta usare le prove da carico di magnesio per via intramuscolare per poi monitorare l’escrezione urinaria.
6. Come scegliere gli Integratori di Magnesio e Potassio
Per evitare ogni forma di carenza esistono alcuni Integratori di magnesio e potassio che combinano al loro interno i due minerali per ottemperare a una doppia funzione: idratante e diuretica. Perché questi integratori vengano composti correttamente occorre associare i livelli dei due minerali nell’organismo.
Il magnesio è un cofattore indispensabile per l’attività della pompa sodio/potassio. Il trasporto di ioni sodio e di ioni potassio avviene solo contro gradiente di concentrazione questo significa che carenze di magnesio possono limitarne la funzionalità.
Più aumenta la carenza di magnesio più aumenta anche la perdita di potassio. Molto spesso quindi i due minerali sono carenti in contemporanea. E’ però importante ricordare anche che in quanto ioni principalmente intracellulare, il loro dosaggio nel sangue non riflette sempre il reale stato delle nostre riserve organiche. In pratica la riduzione delle concentrazioni del minerale rappresenta solo un segnale tardivo di carenza.
Per quanto riguarda infine i pazienti affetti da ipokaliemia che non riescono a risolvere il problema solo tramite specifici integratori di potassio, la somministrazione congiunta di magnesio risulta particolarmente efficace. Come detto la carenza di magnesio porta anche a una mancanza di potassio per questo si consiglia si optare per integratori di magnesio e potassio che possano colmare la basse concentrazione di entrambi i minerali.
7. I migliori Integratori di Magnesio e Potassio
8. Gli alimenti ricchi di Magnesio e Potassio
Alcuni alimenti che possono aiutare “naturalmente” ad assumere magnesio e potassio sono quelli di origine vegetale. Questi minerali sono però presenti anche all’interno delle cellule animali e quindi è utile anche mangiare la carne e il pesce.
Nello specifico, alimenti ricchi di magnesio, che è parte integrante della clorofilla e quindi risulta molto diffuso nei vegetali, sono: la bietola, la cicoria, il tarassaco, gli spinaci, il radicchio, la lattuga, la rucola e il soncino. Anche legumi, fagioli, ceci, lenticchie, fave, molti semi oleosi– come noci, mandorle, nocciole, pinoli e pistacchi- e i cereali integrali presentano ottime concentrazioni di magnesio.
Il potassio invece è contenuto soprattutto negli ortaggi a foglia, a fusto, a radice, a frutto e a fiore. Per cercare di assumerne il fabbisogno giornaliero si può anche optare per cibi come carciofi, broccoli, cavolfiori, cime di rapa o abbondare di frutta acidula e dolce come mele, pere, agrumi, prugne, pesche, albicocche, melone, anguria, melograno, kaki e fichi.
Cosa ricordare in caso quando si sceglie un Integratore di Magnesio e Potassio:
Per curare questo la carenza di di magnesio e potassio si può provare ad aumentare il consumo di alimenti vegetali e diminuire invece l’apporto di sodio. Questo tipo di dieta può poi essere supportata anche dall’assunzione di integratori di magnesio e potassio, che possono essere presi per via orale o somministrati per via endovenosa.
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