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Consigli di Salute

La Candida Vaginale

La Candida Vaginale

Tempo di lettura 6 minuti

La candida vaginale è un tipo di fungo molto comune tra le donne. Si tratta di un’infezione, spesso recessiva, che colpisce l’organo genitale femminile. Sviluppare la candida vaginale può essere un problema molto fastidioso perchè anche una volta curata questa tende a ricomparire. Come fare quindi per riconoscerla e trattarla tempestivamente? 

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla candida vaginale; spiegheremo cos’è, quali sono le cause scatenanti, quali sono i sintomi e quali i trattamenti più efficaci per combatterla.

Nel dettaglio andremo a vedere:

1.  Cos’è la candida vaginale?

Quando si parla di candida vaginale ci si riferisce all’intenzione derivata da fungo che colpisce l’organo genitale femminile. 

La candida non è altro che una forma molto comune di micosi che prolifera nelle mucose intestinali di soggetti sia immunodepressi che sani. I dati rivelano che quasi l’80% delle persone ospitano la candida a livello recessivo.  

La candida vaginale, in particolar modo, si  manifesta soprattutto qualora si creino delle condizioni di debilitamento dell’organismo. Solo allora il soggetto ospite del patogeno subisce le conseguenze fisiche dell’infezione.

Questi tipi dI funghi sono scarsamente aggressivi per chi è munito di un sistema sanitario molto forte. La naturale predisposizione del corpo a contrastare le diverse forme di miceti può quindi ritardare la comparsa della candida vaginale. Una buona resistenza al patogeno viene agevolata dall’assunzione di fermenti lattici probiotici ma nel caso in cui la prevenzione non sia più possibile, trattare la candida in maniera tempestiva è fondamentale per curare il problema.

CANDIDA VAGINALE
Cos’è la candida vaginale?

 

Per riassumere, la candida vaginale è uno dei più importanti e comuni funghi che il nostro organismo può ospitare e che rischia di svilupparsi in patogeno. Quando il suo ospite ha ridotte le proprie difese immunitarie, il fungo si espande. Questa specifica forma di infezione nasce dalla Candida albicans, un fungo solitamente inoffensivo per l’organismo. Se però flora batterica e sistema immunitario risultano inefficienti, la Candida abicans si sviluppa fino a provocare una condizione di disagio e fastidio nota come candida vaginale.

2. Come si sviluppa

Qual è la causa di sviluppo della candida vaginale? Come detto, tutto parte dal fungo denominato Candida albicans che può o meno diventare una minaccia per l’organismo. 

A favorirne la conversione in patogeno concorrono precise condizioni che ora illustreremo:

  1. Un utilizzo non oculato di antibiotici, una posologia errata o una trattamento troppo lungo, possono indebolire fortemente le difese immunitarie e favorire la comparsa della candida vaginale;
  2. Durante la gravidanza, quando il corpo è soggetto a scompensi ormonali, il patogeno può svilupparsi più facilmente;
  3.  In caso di immunodepressione questi funghi sono più a rischio di “accensione”;
  4.  Chi è diabetico, allo stesso modo, presenta delle condizioni fisiche maggiormente fertili alla proliferazione di patogeni;

Infine una scarsa cura della propria igiene intima può inficiare sul nostro stato di salute e provocare la comparsa della candida vaginale.

come si sviluppa la candida vaginale
Come si sviluppa la candida vaginale

3. I sintomi della candida vaginale

I sintomi legati alla presenza di una candida vaginale sono generalmente tre:

  • la sensazione di forte dolore o bruciore durante i rapporti sessuali;
  • un prurito costante alla vulva con conseguente senso di irritazione o fastidio;
  • arrossamento del genitale.

Altri elementi che segnalano l’infezione in corso o che ne anticipano addirittura la comparsa sono le perdite vaginali, che possono essere più o meno abbondanti. Si tratta di secrezioni di colore biancastro e dalla consistenza cremosa che fanno da veri e propri campanelli d’allarme contro l’insorgenza della candida vaginale.

 

sintomi della candida vaginale
I sintomi della candida vaginale

 

Riconosciuta l’infezione occorre sottoporsi a un esame obiettivo e all’anamnesi per avere conferma della diasogni. Una volta accertata, il trattamento prevede l’uso di farmaci antifungini. Di questi esistono differenti formati, in crema, compresse o ovuli. Ogni formato agisce in maniera differenziata sul problema, in base al grado di gravità dell’infezione.

Vogliamo però ricordare che la candida vaginale, in quanto infezione fungina prettamente femminile, non rappresenta una minaccia seria o pericolosa per la donna interessata. Si tratta di una malattia curabile ma, purtroppo, anche resistente.

4. Come si riconosce?

Per avere accertata la diagnosi di candida vaginale, come già anticipato, è sufficiente sottoporsi a un esame obiettivo e/o  all’anamnesi. Nel primo caso il medico valuta dettagliatamente i sintomi evidenti, nel secondo (o per meglio dire seconda fase) si analizza anche la storia clinica del paziente. Questa forma di analisi generalmente basta a deliberare o meno la presenza dell’infezione.

In casi più complessi o particolari potrebbe però risultare necessario eseguire alcuni test in laboratorio come l’analisi del sangue o delle urine e procedere in seguito a prelevare un tampone vaginale.

I casi in cui si rendono necessari questo tipo di test sono quando:

  1. Il medico continua a nutrire dubbi sulla natura dell’infezione;
  2. Quando nonostante il trattamento i sintomi non scompaiono;
  3. Quando la candida continua a ripresentarsi nel tempo.

Se nutrite il sospetto di avere la candida, ma non avete ancora avuto tempo e modo di consultare il medico, vi sollecitiamo a non utilizzare farmaci di alcun tipo ma di ricorrere al massimo a detergenti intimi di qualità. La cura dell’igiene intima può infatti aiutare a contrastare la sintomatologia e, in generale, a prevenire il problema.

COME PREVENIRE LA CANDIDA
Come prevenire la candida vaginale

5. Come comportarsi in caso di candida vaginale ricorrente

Le donne che soffrono di candida vaginale ricorrente, ossia di un disturbo continuativo all’apparato genitale, devono anzitutto ricercare il motivo alla base della recidività dell’infezione. 

In genere le donne vittime di questa patologia sono soggetti a rischio, come immunodepressi o diabetici. Se così non fosse (nell’ipotesi quindi in cui la donna in questione non presenti alcuna forma di patologia pregressa) occorre necessariamente sottoporsi ad accertamenti diagnostici.

E’ questo uno dei casi più comuni per cui si richiedono l’analisi del sangue, l’esame delle urine e il tampone vaginale. Se non sono chiare le cause non è infatti possibile individuare il trattamento più giusto da adottare.

Se sei una donna e hai sviluppato la candida vaginale per la prima volta, la prima cosa da fare è quindi richiedere una visita medica che preveda, oltre all’osservazione dei sintomi, anche la valutazione della storia clinica.

Conoscere e porre sotto analisi la propria storia clinica è fondamentale perché da essa possono essere estrapolate informazioni utili a riconoscere i fattori scatenanti della candidosi vaginale. In base alla storia medica viene inoltre stabilito il piano terapeutico più idoneo.

Qualora venisse invece diagnostica la presenza di un’altra patologia, si procederà, come già detto, con dei test di laboratorio che permetteranno infine di riconoscere il problema da trattare.

Se vuoi sapere qualcosa in più sui rimedi e le accortezze da adottare prima di rivolgerti al tuo medico, guarda il video a seguire.

6. I trattamenti più efficaci

La miglior cura per la candida vaginale si basa sull’utilizzo di farmaci antimicotici, che svolgono cioè una funzione anti-fungino. Come già più volte ribadito, un trattamento efficace e duraturo prevede anche l’impiego di saponi intimi delicati in grado di migliorare e preservare l’igiene personale, sia in caso di infezione che in condizioni ottimali.

cure per la candida vaginale
Cure per la candida vaginale

 

Per quanto riguarda nello specifico la candidosi vaginale, al paziente affetto si richiede una temporanea astensione dall’attività sessuale poiché attraverso il coito è possibile trasmettere la malattia e, insieme, aggravare il proprio stato.

I farmaci antimicotici attualmente disponibili per il trattamento della candida vaginale si presentano in tre diverse formulazioni e sono:

 

  • in crema
  • in compresse per uso orale
  • in compresse per uso vaginale

 

Gli antimicotici/farmaci in crema vanno spalmati sulle aree genitali specificatamente soggette all’infezione. Si tratta di farmaci antifungini capaci di distruggere la membrana cellulare del fungo e di eliminare così il problema. 

Candidax med è un ottimo esempio di crema ginecologica indicata nelle affezioni micotiche da candida albicans. Questo prodotto allevia irritazioni e prurito e ripristina il pH fisiologico e l’ecosistema della mucosa vaginale.

I farmaci in compresse per uso orale sono invece da ingerire per bocca. I più comuni sono il fluconazolo e l’itraconazolo che operano contro precisi enzimi che i funghi come la Candida albicans sfruttano per sopravvivere e proliferare. In pratica, questi tipo di farmaci distruggono le molecole essenziali alla riproduzione del fungo ma, come possibili effetti collaterali, rischiano anche di causare diarrea, nausea, dolore addominale e flatulenza.

Delle ottime compresse di questo tipo sono le Kandimol, un integratore alimentare a base di estratto secco di enzimi da maltodestrine fermentate, acidi grassi a media catena, lactobacilli tindalizzati e biotina. Si tratta di una miscela ricca di cellulasi, emicellulasi, beta-glucanasi e fitasi. Questi acidi grassi, in particolare il caprilico, facilitano l’attacco di agenti antimicotici sulle cellule della candida.

Le compresse per uso vaginale, infine, vanno inserite nella vagina e sono generalmente impiegate in caso di candida vaginale ricorrente. Agiscono come le creme vaginali ma dall’interno e presentano come possibili effetti collaterali bruciore locale e irritazione cutanea.

Come prodotti in ovuli vi proponiamo invece FLOGIMED indicato per favorire i processi di riepitelizzazione della mucosa vaginale. Questi ovuli sono specializzati nella prevenzione delle affezioni vaginali di origine batterica e micotica e sono un ottimo coadiuvante nel loro trattamento.Composto dai semisintetici, acido ialuronico sale sodico, acido borico, acido lattico, vitamina E acetato, aloe vera (aloe barbadensis miller) estratto liposolubile, il prodotto prevede l’assunzione di un ovulo a sera per 6 sere. La posologia può variare secondo prescrizione medica. Si consiglia comunque di non superare la dose giornaliera raccomandata. 

Nel corso del trattamento bisogna poi porre grande attenzione all’igiene personale. Consigliamo di utilizzare  sempre dei detergenti intimi di buona qualità, per non irritare l’area genitale già sofferente e di asciugare dopo ogni doccia le aree genitali.

A tal proposito vi segnaliamo, come prodotti d’eccellenza, Saugella acti3  il detergente intimo più innovativo della linea Saugella. È studiato per l’igiene intima delle donne che cercano una protezione in gravidanza o durante il ciclo mestruale, una protezione quando si frequentano palestre e piscine e durante i viaggi. Garantisce una detersione rispettosa della fisiologia dell’area genitale e una protezione dai fastidi intimi per mantenere il benessere fisiologico. Si tratta del primo detergente ad utilizzare la tecnologia Acti GyneProtection System ideata da Saugella.

In caso di candida vaginale, come attenzione in più, vi suggeriamo anche di utilizzare un intimo largo e non comprimente e di  sospendere l’attività sessuale. Durante il trattamento con antimicotici topici o antimitotici a uso vaginale, il preservativo, pur adempiendo al suo scopo anticoncezionale, rischia di essere danneggiato. Senza, d’altro canto, il rischio di trasmissione della malattia risulterebbe molto alto.

7. Cosa fare se si ha la candida vaginale in gravidanza

Come abbiamo detto in caso di gravidanza l’infezione da candida vaginale può insorgere più facilmente. Gli scompensi ormonali di questo particolare momento della vita causano infatti una variazione profonda della composizione del muco cervicale e conseguentemente il ph naturale. Il periodo più soggetto a questo stravolgimento è di solito il secondo trimestre.In caso di candida vaginale durante la gravidanza il trattamento deve prevedere la  prescrizione di i farmaci sicuri per la gestazione ma, a prescindere, questo tipo di problema non rappresenta un rischio o una complicazione per il feto.Come prassi viene solitamente suggerita una terapia antimicotica a base di clotrimazolo o nistatina in forma di compresse a uso vaginale. Ma prima di scegliere una qualsiasi forma di trattamento, anche se “leggero”, le donne incinte devono anzitutto rivolgersi al medico per concordare insieme il miglior farmaco possibile da assumere.

8. La candida nell’uomo

La candidosi da Candida albicans può in realtà attaccare anche l’uomo, seppure sia molto più comune tra le donne. Quando colpisce un soggetto di sesso maschile l’infezione si attacca alla punta del pene e provoca irritazione e arrossamento.

Anche per i soggetti maschili, l’infezione si sviluppa nel caso in cui i batteri buoni siano danneggiati da una terapia antibiotica o in caso di sistema immunitario già fragile.

La candida nell’uomo tende a svilupparsi anche se non si asciuga bene il pene dopo essersi lavati. Anche l’uso di saponi profumati e gel da doccia non di qualità concorrono ad aggravare l’irritazione del pene, sostenendo implicitamente la crescita della candida. 

I soggetti diabetici o affetti da HIV rischiano maggiormente di veder manifestati i sintomi della candida a causa della mancata resistenza del loro basso sistema immunitario.

I sintomi più comuni che segnalano la presenza della candida nell’uomo sono:

  • prurito sotto il prepuzio,
  • prurito sulla punta del pene,
  • irritazione sui genitali;
  • arrossamento del pene,
  • secrezioni biancastre grumose e dal cattivo odore,
  • fastidio durante il coito,
  • rigonfiamento dei linfonodi inguinali,
  • fimosi (impossibilità a ritrarre il prepuzio).

In caso di sintomi consigliamo di consultare subito il proprio medico e in caso di infezione recidiva di sottoporsi a diagnosi.

Cosa ricordare in caso di Candida Vaginale:

La candida vaginale è un’infezione molto comune tra le donne che nasce da un fungo. Per riconoscerne la presenza è fondamentale porre sotto analisi la propria storia clinica perché da essa possono essere estrapolate informazioni utili a riconoscere i fattori scatenanti. Solo così è possibile stabilire il giusto piano terapeutico da adottare. Questa malattia può essere trasmessa attraverso il coito anche all’uomo, che se seppur in modo asintomatico può esserne colpito.

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Le domande più frequenti sulla Candida Vaginale

Come posso prevenire la candida vaginale?

Una buona igiene intima e l’uso di fermenti lattici possono prevenire l’insorgere della candida.

Come si manifesta la candida vaginale?

I sintomi tipici della candida sono: irritazione, secrezioni e perdite vaginali, prurito intimo.

Quando si presenta la candida vaginale?

Il fungo può vivere in modo latente nel nostro organismo e manifestarsi solo in caso di deperimento fisico.

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